Italia in Giallo, ma Circoli in Rosso

Italia in Giallo, ma Circoli in Rosso

ARCI Piemonte 01-02-2021

Comunicato di ARCI Piemonte aps

Ci stiamo lavorando da mesi, incontrando sindaci, assessori, presidenti di unioni montane, consiglieri regionali, presidenti, prefetti, parlamentari, sottosegretari e ministri.
Abbiamo detto più volte di essere consapevoli che l’emergenza epidemiologica non è terminata e che la salute è un bene primario, ma a marzo sarà un anno che le attività ricreative, culturali e di socialità sono sospese o fortemente limitate e rischiamo di perdere per sempre una fetta importante del patrimionio associativo del Paese.

Qualche piccolo segnale è arrivato, la proroga di alcune scadenze, l'inserimento di un fondo straordinario per il Terzo Settore (ma i fondi sono pochi e non sono arrivati alle associazioni), l'accesso al credito, abrogato l'art. 108 della legge di bilancio che di fatto ci avrebbe trasformato in enti commerciali.

Abbiamo chiesto di poter fare, in sicurezza, almeno alcune delle nostre attività sociali e di autofinanziamento, ma su questo - stante l'andamento dell'epidemia - non c'è ad oggi nessuno ascolto, nessuno spiraglio. Solo in subordine abbiamo chiesto di superare questa situazione incomprensibile, che il Forum Nazionale Terzo Settore ha ben sintetizzato con il titolo "Bar aperti e circoli chiusi: una discriminazione irragionevole e che non aiuta il Paese".
Su questo punto le nostre proposte sono state accolte da alcuni parlamentari: l'On. Susanna Cenni che ha proposto un odg approvato dalla Camera che impegna il governo a superare il problema, e venerdì è stato formalizzato un emendamento al decreto "mille proroghe", primo firmatario l'On. Stefano Lepri, che auspichiamo venga presto approvato.

Torino, 1 febbraio 2021

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