AL VIA LA 13^ EDIZIONE DELLA RASSEGNA ITINERANTE “L’ITALIA CHE NON SI VEDE”

AL VIA LA 13^ EDIZIONE DELLA RASSEGNA ITINERANTE  “L’ITALIA CHE NON SI VEDE”

Arci Torino | UCCA 02-01-2024

Nell’ambito del recente Modena ViaEmili@DocFest, è stata annunciata la XIII edizione de “L’Italia che non si vede”, la rassegna itinerante promossa da Arci e Ucca che racconta il
Paese reale, i suoi problemi, il suo disagio, nel duplice senso che non teme di approfondire argomenti scomodi o comunque rimossi dai media e nel contempo cerca di avvicinare il
pubblico a documentari “invisibili” perché falcidiati dalla censura di mercato.

Lo scopo principale della rassegna è quello di portare le opere più fragili, quelle meno attrezzate per competere sul mercato, “in profondità”, cioè nelle aree meno servite
dall’esercizio, tanto più in un frangente in cui la forzata chiusura di centinaia di sale cinematografiche e la contemporanea ipertrofica offerta audiovisiva ha reso per molti titoli
“L’Italia che non si vede” l’unico veicolo di visione condivisa.

Il 2023 ha evidenziato, nel giovane cinema italiano, un notevole fermento e segnali tangibili di un salutare ricambio generazionale, tornando a confrontarsi con i grandi temi sociali che
attraversano il Paese e a farsi esplicitamente e orgogliosamente politico. Ed è proprio da questi piccoli, straordinari film che è composta un’edizione di alto profilo de L’Italia che
non si vede, che ospita opere invitate ai principali festival internazionali, a partire dalla 79ª Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia con “La timidezza delle chiome” di
Valentina Bertani, “Vera” di Tizza Covi e Rainer Frimmel e “Gli ultimi giorni dell'umanità” di Enrico Ghezzi e Alessandro Gagliardo, per passare al Locarno Film Festival con il Premio speciale della Giuria, “Gigi la legge” di Alessandro Comodin.

In catalogo è inclusa anche l’opera premiata come Miglior Doc Italiano al Biografilm 2023, “After the bridge” di Davide Rizzo e Marzia Toscano.
Il tema del lavoro è affrontato da due prospettive contrapposte: quella dei giovani infermieri precari che se ne vanno al Nord a sostenere le prove dei maxi-concorsi pubblici, ne “Il
posto” di Mattia Colombo e Gianluca Matarrese, e quella distopica di un futuro senza lavoro, sostituito da automazione e intelligenza artificiale in “After Work” di Erik Gandini.

In particolare, tra le tematiche trattate, quella del disagio psicologico e mentale diviene centrale in “Svegliami a mezzanotte” di Francesco Patierno, quella dell’immigrazione,
dell’accoglienza e delle scelte politiche ad esse relative, sono ben approfondite da “Trieste è bella di notte” di Andrea Segre, Stefano Collizzolli e Matteo Calore; e infine, il tema della condizione femminile è sviscerato con una lucida analisi ne “Il terribile inganno” di Maria Arena.

Le distribuzioni con cui sono stati siglati gli accordi sono state Istituto Luce Cinecittà, Fandango, I Wonder Pictures, ZaLab Film, Wanted Cinema e Cineteca di Bologna.
Nel catalogo, per la prima volta, è inoltre presente la sezione I Wonder Classics, che propone, alle generazioni più giovani, indimenticati capolavori restaurati di Peter
Greenaway, Derek Jarman, Jean Eustache e Nicolas Philibert.
Una novità di rilievo della 13^ edizione è la richiesta ai cineclub Arci e Ucca di affiancare alla proiezione di ogni film quella di un cortometraggio, rinverdendo una tradizione purtroppo disattesa dall’esercizio da troppi anni. I corti proposti sono, tra l’altro, i vincitori delle prime 6 edizioni del prestigioso “Premio Zavattini”, in collaborazione con
Fondazione AAMOD - Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico.

La rassegna itinerante è curata da UCCA - Unione Circoli Cinematografici Arci, con la collaborazione di ARCI, AAMOD, e il sostegno di MiC – Direzione Generale Cinema e
Audiovisivo.

Info: presidenza@ucca.it
Web: http://www.uccaarci.com/ https://www.facebook.com/UCCApagina/

I vantaggi del tesseramento

Convenzioni per soci e circoli

Non sei ancora socio ARCI?

Diventa socio!