(R)ESISTENZE: 10 anni di esistenze resistenti

(R)ESISTENZE: 10 anni di esistenze resistenti

arciovest 30-04-2021

"ricorda Signore questi servi disobbedienti / alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare / è appena giusto che la fortuna li aiuti..."

Dieci anni fa, il 30 aprile 2011 presso il Parco culturale Le Serre di Grugliasco si è tenuto (R)ESISTENZE. esistenze resistenti.

L'Assemblea dei circoli di ARCI Valle Susa aveva deciso di svolgere un congresso tematico, un momento riflessione pubblica sulla Resistenza.
(R)ESISTENZE - esistenze resistenti è stato un appuntamento dedicato a ‘testimonianze e riflessioni pubbliche sul concetto di resistenza’, ed è stato preceduto da un percorso di quattro assemblee precongressuali dedicate ai vari ambiti della vita dell'associazione, sia dal punto di vista programmatico, sia dal punto di vista istituzionale.

La campagna congressuale è stata accompagnata da iniziative culturali (dibattiti, spettacoli, incontri e proiezioni) diffuse su tutto il territorio, dalla Zona Ovest di Torino alla Val di Susa, dalla Valsangone al Ciriacese, che hanno caratterizzato per tutto l'anno il programma dell'associazione.
Le iniziative sono promosse non solo in collaborazione con i consueti partner (le sezioni ANPI, il Comitato Resistenza Colle del Lys, il Museo della Resistenza e le amministrazioni locali), ma anche con il protagonismo di associazioni giovanili aderenti all'Arci, che hanno partecipato al progetto "Network Giovani", promosso da ARCI nazionale.

È stato Congresso aperto e con tante voci, con l'idea di ragionare non solo sulla resistenza partigiana, parte importante di progetti permanenti ed esperienza fondativa della Repubblica italiana, ma di ragionare con più sguardi e più in generale sulle esperienze di resistenza, sulle resistenze: all'omologazione culturale, al neoliberismo, al razzismo, all'emarginazione, alla solitudine, alla violenza, alle mafie, alla guerra, all'occupazione. Con l'intento nello stesso tempo di ragionare sulla cornice di senso nella quale si inserisce il quotidiano impegno dei circoli, considerando che in tempi come questi promuovere spazi di aggregazione è di per sé un atto ‘rivoluzionario’.

Dopo dieci anni, in un momento storico così difficile, molte delle riflessioni di allora sono tutt'ora attualissime: cultura, diritti, antimafia, antifascismo, ambiente, beni comuni, pace, solidarietà, lotta alla povertà, migrazioni, Terzo Settore.

Di seguito il link ai video di alcuni degli interventi di quella giornata:

  • Relazione introduttiva di Gabriele Moroni, Presidente Territoriale ARCI Valle Susa

  • Roberto MontàPresidente Coordinamento Comuni per la Pace e Assessore alla Cultura e Politiche Sociali della Città di Grugliasco

  • Videointervento di Guido Carbi, Partigiano combattente 17° Brigata d'Assalto Garibaldi e Socio Onorario ARCI Valle Susa

  • Karim Metrefformatore, scrittore e giornalista

  • Umberto RadinSegretario CGIL Camera del Lavoro di Collegno

  • Gian Piero GodioResponsabile Settore Energia Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta

  • Giulio Cavalliscrittore, attore e regista

  • Beppe Gromiattore, regista e Presidente Fabula Rasa Onlus

  • Elide Tisi, Portavoce Forum Terzo Settore in Piemonte

  • Ciro Cannavacciuolo, Presidente circolo ARCI Querencia – L'Aquila

  • Mariangela Rosolen, Referente regionale Comitato referendario piemontese 2 SI' per l'Acqua Bene Comune

  • Videointervista ai PERTURBAZIONE con Gigi Giancursi e Rossano Lo Mele

  • Federica Battistelli, cooperante in Palestina - ARCS (Arci Cultura e Sviluppo)

  • Conclusioni di Paolo Beni, Presidente nazionale ARCI

Oggi come allora vogliamo ricordare "i servi disobbedienti", tutti coloro che hanno lottato contro le oppressioni, tutti i caduti per la libertà, quelli che stavano dalla parte degli ultimi:

- i 68 martiri di Collegno e Grugliasco del 30 aprile del 1945;
- Vittorio Arrigoni;
- i 33 giovani partigiani, trucidati dai tedeschi e dai fascisti, Il 2 luglio 1944 sul Colle del Lys;
- i 2.024 partigiani delle brigate delle valli di Lanzo, della Bassa e Alta Valle di Susa, della Val Chisone e della Val Sangone caduti nei venti mesi della Guerra di Liberazione.

Un grande ringraziamento a tutte le compagne e i compagni che hanno reso possibile quel percorso culminato in (R)ESISTENZE, grazie a chi ha fatto un pezzo di strada o di barricata insieme a noi, in uno spazio ideale che va dalla Val di Susa alla Palestina, passando per l'Aquila e il Mediterraneo.

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